Semplificare e fondere per abbattere gli sprechi lcoali sulla spesa pubblica - di Valter Ceccherini
30.10.2013 09:09Immagine dal web di napolimonitor.it
ENTI INUTILI ECCESSIVA FRAMMENTAZIONE TERRITORIALE A LIVELLO DI PICCOLI COMUNI FAVORISCONO LA POLITICA DELLA CLIENTELA E QUINDI DEGLI SPRECHI.
Da quanto si evince dai recenti rapporti statitici di dati macroeconomici forniti dall'ISTAT e supportati con congrue argomentazioni da vari esperti di economia tra cui il Prof. Tito Boeri, in Italia i maggiori sprechi sulla spesa pubblica sono da individuarsi soprattutto a livello regionale.
Sono infatti da attribuirsi ai vari enti regionali (le Comunità Montane le Unioni dei Comuni le molte ATOO ecc.) gli sprechi maggiori e non più sostenibili da questo stato delle cose.
È in certi soggetti burocratico istituzionali che si annidano i giochi di potere tra politica affari e clientelarismo. Il fatto poi che si tenda per la maggior parte a dare più risalto mediatico al discorso generale e cioè al fattore Stato, questi vengono quasi sempre messi in secondo piano a vantaggio quindi di una certa perseveranza nel non voler mai mettervi mano.
Ecco perché io riterrei opportuno semplificare la macchina pubblica statale a tutti i livelli governativi, cercando il più possibile di individuare risposte fattibili nell'immediato.
Risposte che vadano nella direzione di cambiare gli attuali assetti amministrativi, eliminando cosi le molte ( troppe) frammentazioni esistenti a vantaggio di soggetti amministrativi più grandi unici e autonomi,come le fusioni dei piccoli comuni, cosi da permettere economie di scala più concrete, accesso ai tanti fondi europei che proprio grazie ad un sistema inefficiente e costoso non si riesce mai a sfruttare, intraprendendo cosi strade in cui le amministrazioni sappiano essere in grado di prendere davvero decisioni con scelte politiche vere e nell'interesse collettivo anziché soltanto di parte.
Valter Ceccherini
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