Dai dati OCSE un Italia sprecona ma...tranquilli tra 15 anni ci sarà la ripresa. - di Valter Ceccherini

15.11.2013 00:21

PARIGI -
I senior manager della pubblica amministrazione centrale italiana
sono i più pagati dell'area Ocse, c
on uno stipendio medio di 650 mila dollari,
oltre 250 ...

 

Da un indagine OCSE sui 34 paesi più avanzati del mondo, pubblicata di recente, risulta che i Manager pubblici italiani sono quelli più pagati.

Con 650.000 dollari l'anno, supeano del doppio i Neozelandesi che ne guadagnano circa 350.000.

Intanto gli ultimi dati ISTAT indicano in ulteriore flessione il PIL che scende di un altro 0,1%.

Le famiglie, unica vera roccaforte rimasta dello stato sociale, continuano ad arrancare per poter campare e rendere dignitosa la vita degli italiani. Sempre secondo gli stessi dati ISTAT , si evince che i ricchi nel 2012/13 sono aumentati di circa 127.000 unità mentre di contro, i disoccupati aumentano di ben 507.000 unità.

La classe media non ce la fa più a resistere mostrando evidenti segnali di cedimento, con minaccioso allarme per la sua stessa esistenza.

Il Governo europeista di Larga intesa non decide nulla di buono non sapendo più scegliere tra loro stessi e la Casta Tecnocratica e i cittadini del paese reale.

Tirano continuamente la "corda" nei confronti del popolo per miseri 1 – 2 – 3 -5 Mld di € quando , secondo fonti i

 

nternazionali attendibili , l'evasione italiana si attesta a circa 500 Mld che invece per loro ( fonti governative ) sarebbe intorno ai 100/120 Mld di €.

Abbiamo un costo annuale, certificato e totale dello stato che si aggira intorno agli 800 Mld di € di cui quasi il 50% di esso viene divorato per mantenere i costi della PA (Pubblica Amministrazione).

 

 

Ecco quindi che se poi sono in molti coloro che si indignano non è credibile che lo facciano solo per puro pessimismo disfattista e viscerale, spesso bollato come mero populismo demagogico.

Per fare un esempio concreto circa il far presto a rimediare, potremmo disquisire sulla recente Riforma Fornero sul Mercato del Lavoro e delle Pensioni disposta da uno dei recenti governi Tecno Allargati che di fatto, ha contribuito esponenzialmente a cambiare la vita di molti italiani [.....]

Una riforma che a dire il vero è una vera e prorpia offesa per il cosidetto Welfare.

Ebbene, in quel caso la solerzia di attuare le disposizioni non si fece attendere, tra una lacrimuccia e l'altra la Ministra Fornero mise la quinta marcia e affondò sull'acelleratore delle riforme, giustificandosi col fatto che era necessario per evitare il declino del paese. Ciò nonostante, gli italiani si mostrarono ligi al dovere del sacrificio e metablizzaron tali provvedimenti.

Adesso, sempre nonostante tutto, il declino è ancora in atto e il governo, anziché provvedere a riformare radicalmente e sostanzialmente il sistema burocratico e fiscale rispetto a imprese e lavoratori, si limita a a diminuire dello 0,00000... il Cuneo Fiscale e a dare in busta paga circa 14€ al mese.

Sarebbe forse più giudizioso ed opportuno se lo stesso governo pensasse ad agire con la stessa solerzia mostrata in occasione della Riforma Fornero mettendo in pratica un serio piano rivitalizzante per l'economia reale consentendo di abbassare drasticamente il cuneo foscale alle imprese e dando qualche centinaio di euro in più ai lavoratori. Allora si che ripartirebbero produzione e competitività, creando nuovo lavoro econ essi, benessere sociale.

 

 

Come trovare i soldi subito? Ma dovrebbe essere semplicissimo. Infatti, se anziché tirare a campare con questo faragginoso sistema burocratico amministrativo attuale, si pensasse a tener conto degli stessi dati OCSE ISTAT FMI e si ponesse, una volta per tutte, lo sguardo al paese reale, mettendo mano a tagli sostanziali, mirati ed opportuni sullaSpesa Pubblica. Spesa che succhia, come detto, circa 400 Mld di € al benessere sociale. Senza dilungarsi ulteriormente, è chiaro che in tale ottica la riduzione del numero dei comuni ( più di 8.000 in Italia) l'abolizione delle province, una nuova configurazione del rapporto di potere decisionale tra Stato e Regione, lasciando possibilmente allo Stato la facoltà primaria di decidere sulle scelte strategiche e vitali per la sua stessa esistenza, sarebbe quanto meno indispensabile. Per ciò che attiene poi ai veti del sindacato, delle corporazioni e dei vari poteri forti esistenti, beh...la soluzione verrebbe presto trovata se al posto di governi di larga intesa e poca resa ci fossero governi politici forti in grado di porre in essere il coraggio delle scelte.

Ergo:

Alla luce di tutto questo, com'è possibile pensare che le cose debbano continuare a rimanere cosi?

Un paese come il nostro, dalle enormi potezialità in tutti i campi economici produttivi creativi culturali ecc. Perché mai dovrebbe assoggettarsi a degli sprechi assurdi e controproducenti come quelli ad oggi in corso, e soprattutto, siamo sicuri che possiamo ancora permettercelo?

La ripresa di questo passo non è dietro l'angolo, per trovarvisi dentro è necessario cambiare passo e smetterla con il concetto di larga intesa per cui a sussistere è una lunga attesa rispetto ad un futuro che non si concretizzeraà mai!

 

 

 

 

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