CENTRIACCOGLIENZA IMMIGRATI E DISAGIO ANCHE A BADIAPRATAGLIA di Valter Ceccherini

17.11.2014 09:53

#Campoprofughi #Centrodiaccoglienza #Casentino 

Comunque volevo dire che se un paese cresce e non ha problemi quotidiani con la crisi, problemi di lavoro e per arrivare a fine mese per i propri cittadini, può essere un paese ospitale e solidale.


Se un paese invece non è più in grado (e i fatti ahi noi lo dimostrano ogni santo giorno) di garantire la sicurezza, talvolta  garantendo invece impunità ed eccesso di buonismo smettendo di dare servizi e speranza ai propri cittadini, gli italiani o comunque cittadini stranieri residenti regolari e integrati da anni, non è un paese in grado di accogliere al meglio altri poveri cittadini stranieri bisognosi di aiuto.


Questo paese purtroppo è l'Italia e se si vuole che inizi una nuova era.

Un era del vivere e convivere civile con un interscambio culturale corroborante alla società tutta, questo paese deve tornare a crescere, cambiando radicalmente e smettendo di sprecare.

Il razzismo spesso non è proprio di chi solleva dubbi su difficoltose integrazioni con scarso margine di riuscita, bensì di coloro che tifano (tifo per contrapposizione ideologica a prescindere), perché certe integrazioni vengano forzate senza preoccuparsi ne dei residenti ne dei migranti profughi.


Non so se la mia misera e modesta opinione risulterà piu o meno impopolare, ma il fatto che anche nella Valle del Casentino, dove anche io vivo, si stia giungendo all'imminente creazione (si dice per ordine prefettizio ma su normative UE) di un Campoprofughi o centro di accoglienza che dir si voglia, di 100 unità  a Badia Prataglia, un paesello montano di 700 anime desta in me forte perplessità.


La gente, forse ingiustificatamente, ma ha paura. 

Ha paura per via di come va il mondo. Di come procede la crisi, che non passa!

Ha paura del fatto che quel benessere diffuso, che solo qualche anno fa era foriero di tolleranza e solidarietà, stenta a ritornare grazie anche a certa politica europeista, in cui vige il rigore e il Dio denaro a scapito del sociale e dell'essere umano in primis.

Hanno paura perché si rendono conto di quanto possa esser difficile garantire quelle stesse condizioni di integrazione che solo qualche anno fa erano possibili grazie a condizioni socio economiche assai migliori.


Ma siamo sicuri che questi siano momenti e scelte giuste?


#Senzapolemica

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