CARI ITALIANI...CI VORREBBE UNA LARGA INTESA di Valter Ceccherini
29.09.2013 18:34
CARI ITALIANI...CI VORREBBE UNA LARGA INTESA
Adesso se davvero siamo tutti incazzati come andiamo dichiarando...sarebbe il caso di farla noi tutti cittadini la LARGA INTESA, anziché dividerci per l'ennesima volta dando credito a queste persone rappresentanti dei partiti convenzionale che risiede in parlamento e a quelle che sono da anni ai massimi vertici dirigenziali di questo sistema istituzionale dllo Stato e degli altri livelli di governo del territorio, con particolare attenzione alle regioni.
Smettiamo di pagare sempre noi cittadini. Smettiamo di farci abbindolare dai loro discorsi vuoti, tanto, è ormai dimostrato che non faranno mai nulla per salvare gli italiani e l'Italia.
Gli italiani, con la loro volontà e la loro indignazione (ormai credo uguale identica a qualsiasi schieramento appartengano) potrebbero risolvere la situazione già soltanto non rivotandoli.
Sebbene ci sia più di un problema, col fatto che alle nuove elezioni si ripresenteranno i soliti simboli con i soliti apparati e con la solita capacità di penetrazione sull'immaginario collettivo datogli da stampa TV ecc. Sarebbe il caso di farsi sentire, e non solo nel Web come si denota sempre più, ma anche dal vivo, nelle piazze, nelle strade nei circoli nei bar e altri luoghi di socializzazione.
Il problema in Italia è nel sistema tutto, dirigenziale istituzionale e politico.
Andrebbe azzerato tutto. Dagli anni '80 in poi e soprattutto negli ultimi venti, questa classe politico dirigenziale ha pensato per se e alla loro capacità di controllare tutto o in parte il paese e non si è preoccupata dei cittadini, delle imprese e del valore stesso di questo paese.
A questo punto,sarebbe ora (senza violenza s'intende) di riempire le piazze, di smettere di pagare tutti questi balzelli iniqui (collettivamente però) e incavolarsi, chiedendo le dimissioni in massa di tutto questo sistema che sta affondando l'Italia.
Basta!!! Ci meritiamo di meglio.
E se ciò dovesse comportare il fallimento del paese, essia!! Meglio fallire e ricominciare che fallire comunque facendosi spolpare fino al midollo con conseguenze tragiche come avviene già oggi coi suicidi o atti isolati di pura follia.
L'esempio di 5 Stelle che per certi versi ha funzionato, raccogliendo il 25% , sgretolando in parte le vecchie logiche politiche può anche andare ma..è palese che da solo non basta e soprattutto, la gente che poi deve andare in Parlamento, non può essere scelta con una metodica ad alto rischio di fallimento. C'è gente in tale Movimento che si è ritrovata in Parlamento con 40 preferenze sul web e che non sa neanche cos'è la BCE o altro, non che negli altri partiti convenzionali ci sia di meglio intendiamoci ma è proprio per questo che o ci madiamo gente onesta capace e pulita, oppure non srisolveremo nulla.
Quindi se decidiamo di rimanere ancora in questo paese, senza scappare o dover delocalizzare le aziende, qualcosa nelle piazze è il caso di proporre. Lo fanno negli altri paesi come Spagna, Francia Grecia Portogallo, perfino a San Marino.
Oggi siamo arrivati ad un punto ove non eravamo mai arrivati e quindi, l'industriale, le persone oneste, la gente tutta, i nostri giovani, rischieranno di non avere più un occasione alternativa cui appoggiarsi, ossia quella di far per se e lasciare le decisioni politiche agli altri, ma si vedranno ancora una volta depredati delle loro risose, dei loro diritti edella loro dignità da questa gente che per mantenersi e mantenere il loro regno, abbisogna di risorse ingenti ricavate proprio dal popolo che li ha eletti.
Siamo al Caffè amaro ...neanche più alla frutta.
La Larga intesa stavolta facciamola noi, nel nome del popolo italiano.
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