UNA BIANCA GIORNATA D'APPENNINO - di Valter Ceccherini

29.11.2013 20:26

Sentieri  piste e tracciati meravigliosi tra la Burraia e il Monte Falco nell'Appennino Tosco Romagnolo che vale davvero la pena mantenere per le loro indubbie qualità attrattive

 

 

 

 

Venerdì mattina, Gianni si è alzato alle 7:00, in modo che,( come è suo solito fare ), potesse meticolosamente prepararsi tutto l’occorrente per sciare. Quest’anno, o meglio quest’inverno è per lui la prima uscita, dato che precedentemente non era nevicato abbastanza sui monti. Un’oretta più tardi si reca a casa di suo fratello, e per buona pace di chi nella vita ,è fornito di grande pazienza, la cognata ed il fratello non sono ancora pronti, anzi per la verità si sono appena alzati da letto, ed ovviamente non si sono neanche presi cura durante la giornata precedente di prepararsi l’occorrente necessario allo scopo.

 

Gianni un po’ turbato , ma d’altronde oramai c’è abituato a certi ritardi molto usuali per suo fratello e consorte , che quasi (a parte l’impatto iniziale della cosa ) non ci fa più caso .

 

Perciò, dopo aver suonato il campanello per ribadire la sua presenza , smorza un sorrisetto di buon giorno alla cognata che le apre la porta d’ingresso e lo invita a sedersi un attimo sul comodo divano della sala d’entrata per l’attesa , questa cerca di giustificare il ritardo dicendo che non era suonata la sveglia .

 

Beh!!… Gianni c’è abituato a certe escamotage giustificative , e così ,passa in cantiere la scusa propinatagli .
Allora!! Siete pronti per la grande avventura ? Il nord bianco ci aspetta , oggi è davvero una gran bella giornata , guardate fuori dalla finestra che bel cielo sereno, non c’è una nuvola manco a pagarla .-
E’ già , oggi è davvero l’ideale per cominciare …mah!! Speriamo bene ! –
Risponde Mauro alla domanda iniziatica del fratello , e rivolgendosi poi alla moglie, la sollecita più che può per poter prima partire .

 

8:30 circa , finalmente i tre riescono a partire . A bordo della station wagon di Gianni , bardata di quattro ruote termiche antineve, si avviano finalmente verso al meta prefissata.
La Burraia , è una località dell’Appennino Tosco/Romagnolo ove vi sono tracciate delle piste da sci ,sia da “fondo” che da discesa.

 

 

 

Tale luogo è sito fra la valle del Casentino e la Valle del Bidente ( quella che rimane sul versante romagnolo) qui solitamente , e quest’anno non ha fatto eccezione , vi cadono delle copiose nevicate , ( siamo intorno a quota 1500 mt.) .
Certe caratteristiche infatti hanno dato vita nel corso degli anni all’istallazione di un piccolo impianto sciistico , che se pur modesto ed anche un po’ datato , non ha nulla da invidiare(folcloristicamente parlando) ad altri più blasonati e decantati punti invernali dello sci italiano.

 

Infatti la cornice naturalistica che la zona offre in qualsiasi stagione dell’anno , ed in particolare ora nel periodo invernale , lascia a chi la vede e la vive in modo diretto ,con il fiato in gola .
Il tutto inoltre rientra all’interno del “Parco nazionale delle Foreste Casentinesi” , caratteristica fondamentale per rendere la zona ancor più ambita e pregiata per chiunque abbia la fortuna di ritrovarvisi nel suo meraviglioso interno.
Mauro , il fratello diGianni , è un personaggio sulla cinquantina , tranquillo e pacifico , il suo motto è “vivi e lascia vivere”, di tendenza è atto a far tutto ; le cose quando vuole gli riescono bene , ma la sua sigaretta sempre in bocca ed il divano sotto il culo lo rendono avvolte ozioso e menefreghista.

 

E’ molto robusto tendente al grasso, mangia di tutto un po’ soprattutto panini ed insaccati, che grazie anche al sedentario ed ozioso lavoro di bidello – benedetta professione – scolastico , cioè “non rompetemi i coglioni faccio già troppo a fare ciò che faccio” , se ne macina insieme ad altri suoi colleghi a più non posso , senza disdegnare pure una sana e religiosa lettura della “Gazzetta Dello Sport” , cosi tanto per fare qualcosa di costruttivo.
Daniela sua cognata è…una Fitnes- woman cinquantenne con fisico da ventenne . Insomma, si tiene bene in forma. Ufficiale d’anagrafe è la sua professione ; gli piace lo shopping , tenersi in forma nel tempo libero e più in generale il libero arbitrio. Ha sani principi cattolici, ma le piace districarsi nella vita come più le si conviene; odia lacci e laccioli insomma, tuttavia sa di certo il fatto suo.

 

Sono dei bravi ragazzi , genitori di due figlie , ormai ventenni , che riempiono , o meglio hanno fin’ora riempito la maggior parte della loro vita e del loro tempo libero . Le loro figlie, Sonia e Silvia , rispettivamente di ventidue e ventuno anni , hanno raggiunto una certa indipendenza decisionale , anche se, come del resto è usuale per il nostro “bel paese”, non hanno raggiunto affatto quell’indipendenza economica che tanto utile sarebbe , da una certa età in poi. Per loro sarebbe davvero il caso alla luce di certe loro esigenze di vario genere, tipiche dei nostri giovani d’oggi.
9°c Segna il termometro digitale posto sul cruscotto dell’auto di Gianni , è tutto ghiacciato , il cielo sereno da risalto ai monti circostanti che con le loro vette candide di neve sono ancora più imponenti del solito ed irradiano una magica atmosfera a tutta la valle.

 

La Calla , cioè il passo appenninico che spartisce i territori toscani e romagnoli , e per mezzo del quale si accede anche alla piccola stazione sciistica ove i tre sono diretti , è una pista da “bob”, la neve messa da parte dalle turbine spala – neve , ha creato dei muri alti circa due metri in entrambi i lati della carreggiata , sembra un mezzo cilindro insomma .
Cosi è la strada fino alla meta , lasciando ben vedere tutto il fascino della natura circostante .
La foresta sembra ferma in un mondo senza tempo , le chiome degli alberi sempre verdi , ed i rami dei castagni dei faggi ed altri, sono cristallizzati dall’effetto calaverna . Questi, con il riflesso del sole già alto nel cielo terzo, danno origine ad un caleidoiscopio di colori .

 

“ E’ davvero fantastico!” .

 

Il silenzio la fa da padrone e l’essere umano che al suo interno vi si ritrova ,diventa come …si come una “particella di sodio “ all’interno di una famosa acqua minerale: “piccolo , piccolo ma parte del tutto” .
Con tre metri di neve costanti ed abbondanti , Daniela e i due fratelli cominciano a sciare .
Gianni, sapendo già andare sugli sci ,da qualche consiglio agli altri e poi per primo si avvia a solcare la pista. Egli mostra concretamente ai due il modo con cui affrontare tale attività sportiva , che al momento per i due neofiti di primo pelo, risulta essere impresa titanica piuttosto che un modo per imparare uno sport . Infatti i coniugi con certi arnesi sotto i piedi non riescono proprio a stare ritti ; cosi cercando di farsi coraggio a vicenda trovano la maniera di sostenersi sino a dopo l’entrata in pista .Questa, comincia subito con una lieve, ma per loro difficile discesa . Ecco quindi che iniziano le prime inevitabili e allo stesso tempo divertentissime difficoltà del principiante.

 

 

La donna , con sciata retrattile , quasi come se stesse camminando, oltrepassa la pendenza immettendosi nella parte pianeggiante che si addentra dentro al boschetto formante una porzione del tracciato, e con sua grande soddisfazione si esalta per quel superamento di prova .
Mauro invece parte come un razzo, rimanendo in quasi perfetto equilibrio sino al piano dove perdendo un po’ il tempo della sciata, cade come una pera cotta e… non riuscendo a sganciarsi gli sci, si muove come un tricheco creandosi intorno un notevole ammasso di neve ; poi, una volta riuscito nell’intento si alza e… con la salopette completamente bianca riprende vigore e riparte con slancio in mezzo al boschetto , dove supera la moglie ed inizia ad affrontare una piccola ma consistente salita ; egli, non avendo molto chiaro il modo con il quale si superano le salite con gli sci da fondo , prova d’istinto, e inevitabilmente ricade ancora una volta rotolando un paio di volte sul fondo bianco originando ancora una volta una notevole nebulosa di neve nell’aria circostante.

 

Gianni è già arrivato al giro di boa della pista che è un percorso per sci da fondo fatto ad anello lungo circa cinque chilometri. Cosi, quando si ritrova nel bel mezzo di un tratto scoperto , un punto ove è possibile ampliare la visuale su un bel pezzo del tracciato, vede arrivare i sui allievi di ventura e curiosamente domanda:
Ehila!!! Allora …come è andata la partenza?-

 

Mamma mia ! all’inizio ho titubato un po’ , ma poi pian pianino sono arrivata fino a qui , e…devo dire che per quel poco che riesco a vedere e notare ,data la mia attuale precarietà di equilibrio, questo posto è fantastico.-
Risponde la cognata , mentre a qualche decina di metri sopraggiunge il fratello , che anche un po’ per colpa della sua mole fisica e qualche sigaretta di troppo si mostra esausto, e subito dice
No!….No!!…Non fa per me , sono caduto due volte , per rialzarmi mi ci sono voluti “gli argani”. Comunque il luogo è meraviglioso .-

 

Dai ..dai!! Forza , bisogna soffrire , tirar fuori la tigna e continuare . Guardate che all’inizio , anche a me sono capitate le stesse identiche cose , ma poi ad un certo punto mi sono accorto che cadevo sempre meno , e sempre più riuscivo ad osservare il territorio circostante , e…credetemi ne vale veramente la pena .
Conclude Gianni, che dopo essersi rimesso gli occhiali riparte per un altro giretto, e concorda con gli altri l’ora dello stop per il ritorno a casa .

 

 

 

“Andateci alla Burraia che.. con un po’ di fantasia e tanta buona volontà si “rischia di divertirsi davvero come in luoghi più chic.”

 

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