DI TRE UNO E' ANDATO IN PORTO - SI alla fusione di Pratovecchio e Stia - di Valter Ceccherini

08.10.2013 11:14

Di tre uno si è realizzato

SI ALLA FUSIONE TRA PRATOVECCHIO E STIA

 

 

E' fresca la notizia relativa al Referendum casentinese per il comune unico (la fusione) tra Pratovecchio e Stia

Con una partecipazione superiore al 50% in entrambi i comuni interessati,  i SI hanno vinto con  l' 80%.

 

Ecco quindi che in Casentino, tale risultato produce una nuova realtà territoriale, ossia il Comune Unico tra questi due comuni ale pendici del Falterona.

Sono in molti a margine di questo risultato, per certi versi anche inaspettato, a congratularsi con gli abitanti di questa nuova realtà  e molti sono anche coloro che sperano, che tutto questo serva da impulso per una nuova formula di assetto territoriale della vallata.

Un assetto che apra dunque nuovi scenari e nuove dinamiche politico amministrative, che conducano il Casentino ad aprirsi a nuove possibilità di fusione per altri piccoli comuni cosi da suddividerlo non più, in piccole e frammentate realtà con poche migliaia di abitanti ed in qualche caso di poche centinaia, bensì in un Casentino formato da 2 massimo 3 comuni più grandi.

E' auspicabile infatti che la direzione di marcia indicata dal referendum consultivo di ieri ( 6/7 ottobre) venga tenuta bene a mente dalla classe politico dirigente del Casentino, dal momento che questa fusione, apporterebbe nptevoli vantaggi rispetto alle maggiori entrate finanziarie che la legge prevede: Sopenzione per 3 anni dal patto di stabilità, finanziamenti statali in base a territorio ed numero di abitanti, finanziamenti regionali di 250.000 € ogni comune che si unisce fino ad un massimo di 4 e altro.

Inoltre, sono in molti e per fortuna in maniera BIpartisan, a credere che  se ciò dovesse accadere,  si concretizzerebbe per il territorio interessato ed i suoi abitanti un vero slancio di efficienza e semplificazione da cui trarre notevoli benefici e vantaggi, soprattutto in questi periodi di forte crisi economico lavorativa.

La prossima Primavera, quella del 2014, molti cittadini residenti nei maggiori comuni del casentino saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative, è d'obbligo quindi pensare che la politica locale ponga, tra le tematiche principali delle varie campagne elettorali, anche la questione di un assetto amministrativo casentinese più equilibrato, più efficiente, moderno ed adeguato ai tempi in cui viviamo.

Un assetto ammiistrativo che superi le vecchie logiche sistemiche, che vada oltre ai piccoli passi fatti fin'ora e dagli scarsi risultati.

Un assetto, che superi finalmente, come del resto prevede anche la legge dopo un certo periodo di coesistenza ( cosidetto di prova), l'Unione dei Comuni e porti il casentino ad avere una struttura più snella ed efficiente, capace di rispondere al meglio ai bisogni delle imprese, delle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, delle scuole, spesso alle prese con problemi di organizzazione, dei trasporti, della sicurezza, del sistema sanitario e...che guardi finalemnte al futuro, pensando ed agendo in favore di quei tanti giovani che da questa terra scappano verso lidi remoti del mondo.

La politica, quella vera, quella che pensa alla gente e al benessere sociale è questa.

Per far bene ci vogliono gli strumenti adatti e il comune unico del Casentino o i Comuni Unici ( 2-3 massimo) del Casentino sarebbero di certo un ottimo strumento per rivitalizzare questa valle di Toscana.


 

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